Trattare l'innovazione come il COVID
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E se trattassimo l’innovazione come abbiamo trattato il COVID-19?

Il nostro Cantone e il nostro Stato hanno affrontato l’emergenza COVID-19 con grande coraggio sotto tutti gli aspetti: sia per quanto riguarda la decisione a sostegno dell’economia che per quanto riguarda la gestione finanziaria. E se anche all’innovazione fosse riservato questo trattamento?

Partendo dal discorso economico, le aziende ticinesi hanno potuto beneficiare di un rapido finanziamento ottenibile compilando un semplice foglio. Questa procedura non solo ha aiutato le imprese a recuperare liquidità in un momento critico, ma ha anche garantito massima efficienza evitando processi burocratici complessi.

Ora, pensate se avessimo accesso a finanziamenti per l’innovazione con le stesse modalità: non sarebbe fantastico?

Attenzione: non parliamo solo di startup, ma anche di aziende strutturate di cui spesso ci dimentichiamo, ma che hanno sicuramente un ruolo importante nel contesto dell’innovazione.

 

Gli ostacoli di chi vuole innovare

Oggigiorno fare innovazione è un lusso che poche aziende possono permettersi. È spesso necessario, infatti, ricorrere a dei fondi privati. Non solo, l’innovazione in Ticino è legata a regole molto rigide e finanziamenti difficili da reperire. Le banche in primis non hanno capitale a rischio e facilmente accessibile per progetti ambiziosi. Di conseguenza, le aziende sono costrette a trovare soluzioni oltreconfine ricorrendo a fondi esteri.

Richiedere un finanziamento oggi può voler dire compilare documentazioni molto complesse dove l’obiettivo è quello di convincere una Banca, o un finanziatore, sulla garanzia di guadagno o rientro dello stesso progetto.

Al contrario, l’emergenza COVID-19 è stata, giustamente, trattata con molta velocità e semplicità. L’imprenditore ha avuto la possibilità di accedere a dei fondi in modo diretto e senza fronzoli. Fondi che all’imprenditore costano poco e non pesano eccessivamente sul futuro dell’azienda in quanto rimborsabili in più anni.

 

Innovazione vs COVID-19

Quanto appena descritto è esattamente quello di cui l’innovazione ha bisogno: dunque perché non pensare in questi termini anche per progetti aziendali che necessitano di fondi?

Chiaramente, nel caso specifico riguardante l’emergenza COVID-19, è lo Stato che garantisce. Tuttavia, quest’ultimo può essere definito competente nel valutare se un progetto debba essere finanziato o meno. Sarebbe utile, quindi, avere degli organi tecnici finanziari su cui fare affidamento per la valutazione delle proposte presentate, ad esempio dei progetti Innosuisse. La decisione di Innosuisse di finanziare un progetto d’innovazione, infatti, può già essere una sorta di garanzia verso lo Stato per accedere allo stesso modo di un finanziamento modello COVID-19 per l’innovazione.

Ad oggi, dopo la chiusura di un progetto Innosuisse, l’imprenditore si ritrova “scaricato” con la propria idea. Non esiste un “dopo progetto” in cui è possibile ottenere un finanziamento vero e proprio per lo sviluppo e la commercializzazione del prodotto.

Creare una collaborazione a 360 gradi verso tutte le facoltà presenti in Ticino diventa di primaria importanza. Un progetto Innosuisse, per natura, ti porta ad avere bisogno di competenze varie, tutte competenze che gli istituti accademici Ticinesi possiedono: dallo sviluppo tecnico in tutte le sue sfaccettature, alla parte marketing, per poi passare da modelli finanziari e così di seguito.

 

Riflettiamo…

A questo punto, la domanda che dobbiamo porci è: l’innovazione può essere gestita come un’emergenza? Il nostro modo di vedere ci porta a dare una risposta affermativa! L’innovazione deve essere gestita come un’emergenza (ora più che mai). La creazione di un terreno fertile, da cui possono beneficiare non solo le startup ma anche le aziende più strutturate, può essere il punto di partenza per la realizzazione di una Silicon Valley tutta Ticinese. Vi immaginate cosa può portare una svolta come questa al nostro Cantone?

Per concludere, i nostri politici hanno dimostrato di avere il coraggio, la capacità e le competenze per gestire un’emergenza di queste dimensioni. Il Covid-19 è l’emergenza di oggi, l’emergenza di domani potrebbe essere la scarsa competitività del nostro Cantone causata dall’assenza di innovazione. Voi cosa ne pensate?

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